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giovedì 6 gennaio 2011

COME SI DIFFONDE IL FERORMONE

La conoscenza della composizione del ferormone reale è solo una prima tappa. E' necessario conoscere anche quali sono i meccanismi di diffusione all'interno dell'alveare. Molteplici possono essere le vie di trasmissione: lo scambio di nutrimento, il contatto corporale o ancora per mezzo della diffusione nell'aria dell'alveare. Quest'ultimo modo di trasmissione non è certamente l'unico poiché i composti chimici del ferormone non sonoparticolarmente volatili.
Osservando la "corte" della regina, si osserva che la maggioranza delle api toccano quest'ultima con le loro antenne. Una parte, (10%) delle "messaggere", la toccano con l'apparato boccale, con le zampe anteriori o la leccano. Uno studio molto accurato, basato su analisi chimiche e su modelli matematici, ha permesso di dimostrare che sono queste'ultime a trasmettere la maggior parte (56%) del ferormone nell'alveare. I contatti con le antenne ne trasmettono solo il 7%. Attraverso la cera ne passa solo 1%.

Si evidenzia che la quantità di ferormone mandibolare della regina disponibile è praticamente nullo dopo 30minuti; si degrada infatti come una tossina sulla cuticola delle api. Questo processo di degradazione è attivo quando le api o la regina sono vive. Su una regina morta o sulla cera, que sto ferormone resta attivo molto più a lungo.
Dopo 24 ore, la piccola quantità presente sulla cera non è più recepibile dalle api, ciò permette loro di iniziare l'allevamento di celle reali. Quello che è sorprendente, e che non trova ancora oggi spiegazione, è la parte consistente di ferormome reale che è fissato sulla regina (36%) e ancora di più sulle operaie (48,5%).

Inibizione al volo reale e alla sciamatura
Se si toglie la regina da una colonia, si osserva dopo 8-10 ore l'inizio di costruzione di celle reali. L’équipe di Winston ha evidenziato l'effetto del QMP su questo fenomeno.
L'equipe ha lavorato su tre gruppi di colonie (± 8000 operaie): uno con la regina, un secondo senza regina ed un terzo senza regina, ma con il QMP posto tre volte al giornosu una lamina i vetro per simulare la quantità di ferormone prodotto da una regina. Ogni due giorni per 10 giorni, le colonie sono state visitate ed è stato effettuato il conteggio del numero di celle reali. Si è osservato che con il QMP, non è stata costruita alcuna cella reale nei primi quattro giorni. Dopo le celle hanno poca importanza visto che sono costruite partendo con larve troppo vecchie. Si può concludere da questa esperienza che il QMP è il principale inibitore dell'allevamento di celle reali, ma non è il solo parametro. Bisogna utilizzarlo il primo giorno; se si attendono giorni e l’allevamento celle reali è già iniziato, non ha più effetto.
Anche la covata gioca un ruolo come mostra l'esperienza seguente condotta su due gruppi di colonie senza regina. Un gruppo campione è stato lasciato senza la sua covata iniziale. Nel secondo è stata invece apportata regolarmente della giovane covata(ogni due giorni). Quale gruppo di colonie alleverà più celle reali? L'esperimento dimostra che le colonie nelle quali si è aggiunta covata producono meno celle reali.
La covata dunque gioca un ruolo d'inibizione nello sviluppo delle celle reali. L'effetto è maggiore quando è in sinergia con la presenza di QMP. Come per questo ferormone, quando l'allevamento reale è già iniziata ; l'aggiunta di covata ha un effetto inverso poichè lo favorisce. La covata giovane sembra avere un'influenza maggiore. Alla luce di questa esperienza si capisce meglio perché, nel caso di innesto di celle, la presenza della regina non è un freno all'allevamento. In quel momento, la fase d’inizio dell'allevamento è passata e il OMP non ha più effetto di inibitore.

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